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giovedì 13 settembre 2012

Vialli: " La Juve si gioca la Champions"

 La Champions League, al via settimana prossima, inizia con il derby personale di Gianluca Vialli: Chelsea-Juventus, le due squadre del cuore dell’ex bomber (insieme a Cremonese e Sampdoria), in programma mercoledì a Londra, la città dove Vialli, ora commentatore di Sky Sport,ha scelto di vivere.


Vialli, per chi farà il tifo?
«E’ la classica situazione nella quale ogni risultato va bene. Come quando assisti a un torneo di golf con la speranza di vedere un bel colpo».

Chi parte in vantaggio?
«Sarà la sfida tra due squadre che devono mettersi alla prova. La Juventus perché torna in Champions dopo qualche anno. Mentre il Chelsea riparte senza il suo leader Drogba. I Blues hanno cambiato molto, acquistando calciatori in grado di vivacizzare una manovra piuttosto prevedibile: Hazard, Marin, Oscar. Tutti elementi veloci chiamati a innescare Torres. Anche questa è una scommessa: aver puntato tutto sullo spagnolo».

Fino a dove può arrivare la Juventus in Europa?
«Penso che questo sarà un anno necessario a gettare le basi. Ma, se c’è una squadra italiana che può fare bene in Champions, quella è la Juventus perché ha intensità e propensione al gioco offensivo. E poi ha fatto un ottimo mercato considerando il rapporto tra qualità e prezzo: Isla, Asamoah, Giovinco».

Quindi la Juventus ha più carte europee in mano rispetto al Milan?
«Sì, perché il Milan ha cambiato tanto. E soprattutto la difesa ha bisogno di essere messa alla prova su certi palcoscenici».

Tornando alla sfida di Stamford Bridge, entrambe le squadre hanno perso i loro simboli: Drogba e Del Piero.
«Sì, però non metterei l’ivoriano sullo stesso livello di Alex. Lui è stato molto più bandiera, anche se nella scorsa stagione Drogba ha giocato più del bianconero. La partenza di Del Piero cancella ogni alibi per gli attaccanti della Juventus. Se finora qualcuno poteva usare l’ombra del numero 10 come scusa, ora tutti dovranno dare il massimo per trascinare la squadra a suon di gol».

Approva la decisione di Del Piero di andare in Australia?
«Sì, ha la mia benedizione. E’ andato Del Piero è un perfetto ambasciatore del calcio in Australia. E’ come se Lomu venisse in Italia a spiegarci il rugbya giocare in uno splendido Paese e in una bellissima città, Sydney. E in questo modo ha escluso ogni possibile incrocio con la Juventus. Anche se io l’avrei visto volentieri in Premier League. Ma così ha deciso di sposare un progetto dagli orizzonti ampi: diventare un ambasciatore del calcio in Australia. E’ un po’ come se Jonah Lomu fosse venuto in Italia a insegnare rugby»

Fonte:Tuttosport

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