Il ritorno del Quaglia... Parte Seconda

La carriera di Quagliarella è fatta di alti e bassi. Alti che forse passano in secondo piano di fronte ai bassi. Oggi analizzeremo la sua carriera, ma solo da quando è alla Juve.
Giocava nel Napoli ma è stato accolto meglio di quanto si credeva. In pochi mesi realizza 9 gol e diventa cannoniere della Juve di Del Neri. L'apice di questo periodo è un Chievo Juve dove Quagliarella segna un gran goal in rovesciata, ed era appunto il nono goal in stagione. La cosa più importante è che Quaglia dimostrava di poter stare ad alti livelli e stava iniziando ad acquisire una gran continuità. Poi il patatrac dopo le vacanze di Natale, infortunio contro il Parma e 6 mesi di stop. La Juve crolla senza di lui, Del Neri viene esonerato e arriva Conte, ma arriva anche Matri. Ritorna in campo ma senza fretta. Infatti la Juve si riprende e corre anche senza di lui. Col Novara segna il primo goal della stagione e sembra recuperato, ma non è ancora così. Ancora panchine e tribune per lui. Col Catania va di nuovo in rete e sembrava poter dire la sua, ma alla fine torna in panchina, davanti c'era un Matri che non poteva essere sostituito, almeno fino ad allora. Anno travagliato e in estate la cessione sembrava scontata. Però il top player non arriva e lui non può partire. Arriva comunque Bendtner che sembra partire davanti a lui. Paradosso: La Juve cerca il top player per risolvere le partite, ma lui non arriva e allora Quagliarella non parte e proprio lui, al primo impegno importante, entra e segna da top player, e sfiora addirittura il raddoppio. La Juve ha fatto il suo gioco ,quando lui si è infortunato, ed andava talmente forte che, al rientro dell'attaccante, non poteva permettersi di aspettarlo. Adesso, un infortunio, uno scudetto e una supercoppa dopo, Quagliarella sembra aver raggiunto la Juventus. Resta da capire se può corrergli accanto o sorpassarla e trascinarla per tutta la stagione, come farebbe un vero top player.